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Nasce la Comunità Slow Food per la cultura dell’olioextravergine del Trentino




Sarà presentata venerdì 20 settembre a Pergine la nuova Comunità Slow Food della nostra provincia. Un progetto tutto dedicato alla cultura dell’olio extravergine di oliva, nato grazie all’incontro tra l’associazione del buono, pulito e giusto e il gruppo di assaggiatori EvoTrentino. Un partenariato che negli ultimi anni ha visto gli assaggiatori organizzare Laboratori del gusto, incontri e conferenze dedicate all’extravergine in scuole di ogni ordine e grado, in iniziative di Slow Food e in decine di altri appuntamenti in tutto il Trentino. Un impegno costante volto a diffondere la conoscenza di un alimento quotidiano importantissimo sotto molti punti di vista. L’olio extravergine, se di qualità, è importante per la nostra salute e, al contempo, per definire il gusto di piatti e ricette. Ma la sua valenza va al di là dell’aspetto nutrizionale e assume significati sociali e storici. La coltura dell’ulivo ha avuto un ruolo importante nella storia, ha contribuito a definire paesaggi, anche nell’area del Garda Trentino. Gli agricoltori e le aziende che ancora oggi coltivano l’ulivo e producono olio extravergine in quest’area mantengono viva la biodiversità, bello il paesaggio, e generano una importante economia. Proprio per questo la Comunità Slow Food per la cultura dell’olio extravergine in Trentino ha come primo obiettivo far conoscere questo mondo sia sotto il profilo organolettico che dal punto di vista delle sue interconnessioni sociali, storiche e culturali. Altro importante obiettivo è aumentare sempre più la consapevolezza dell’importanza di una attenzione all’olio extravergine tra i professionisti del settore, dalle scuole alberghiere, alla ristorazione collettiva fino ai ristoranti.

La Comunità ha nominato Gianluca Fruet quale portavoce, produttore di extravergine in Trentino e in Toscana e Presidente di Slow Food Valsugana e Lagorai. Del gruppo fanno parte Monica Paolazzi, Carla Pellegrin, Alessia Pederzolli, Rolando Pederzolli, Matteo Pegoretti, Andrea Segantini, Paolo Turrina, Romano Gianni, Antonio Falzolgher tutti impegnati, a vario titolo, nelle attività di EvoTrentino.

Le Comunità Slow Food sono uno strumento creato dall’associazione presente ormai in 160 paesi del mondo, per affermarsi sempre più come rete globale di comunità locali. Sono la forma di aggregazione che rappresenta e promuove un sistema basato su conoscenza, relazioni, apertura, inclusione, sicurezza affettiva e democrazia; in quanto tale, può contribuire alla soluzione delle crescenti disuguaglianze e ingiustizie sociali e della crisi ambientale globale e generare un vero cambiamento.

In Trentino sono presenti altre due Comunità Slow Food. Si tratta della Comunità Slow Food per lo sviluppo agroculturale degli Altipiani Cimbri che da ormai cinque anni anima l’area di Folgaria, Lavarone e Luserna mettendo in connessione cittadini, produttori e ristoratori.  Nel 2020 è stata fondata anche la Comunità Slow Food dei produttori e co produttori dello zafferano di Qa’en grazie all’azione della quale artigiani italiani realizzano diversi cibi con zafferano importato tramite i canali del commercio equo solidale dall’Iran e si realizzano iniziative per conoscere la filiera dello zafferano, prodotto che, al pari dell’olio, è soggetto a contraffazione e frodi.

«La nascita di una Comunità Slow Food – sottolinea Tommaso Martini, Presidente Slow Food Trentino Alto Adige - è un momento importantissimo per la nostra associazione. Significa che nuove persone hanno messo a disposizione della collettività la propria esperienza e il proprio prezioso tempo di volontari per partecipare a un progetto che vede nella diffusione della conoscenza un motore per il cambiamento».

La presentazione della Comunità avverrà a Castel Pergine alle ore 20.00 nel corso di una cena dedicata all’olio extravergine di oliva in dialogo con i vini della Valsugana. Per info e prenotazioni 327 0918183

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