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Un nuovo corso all’Università di Trento: "Antropologia Culturale dei Domini Collettivi e dei Territori di Vita"

SlowFoodAltoAdigeSüdtirol

Aggiornamento: 18 feb

Il 24 Febbraio 2025 prenderà il via presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento (Aula 6, dalle ore 14:00 alle ore 16:00, evento aperto al pubblico; per chi fosse impossibilitato, qui il link di accesso alla chiamata via Zoom con ID: 889 0499 6003 - Codice d'accesso: 592581) il primo corso in Italia e in Europa dedicato all’Antropologia Culturale dei Domini Collettivi e dei Territori di Vita, un’iniziativa innovativa e di grande valore accademico e sociale, sostenuta da Slow Food Trentino Alto Adige e dall’Associazione delle ASUC Trentine. Questo nuovo percorso didattico si propone di esplorare i Domini Collettivi e i Territori di Vita, realtà che rappresentano modelli di gestione sostenibile delle risorse e di governo del territorio radicati nella storia e nella cultura locale. Con oltre 150 domini collettivi attivi nella sola provincia di Trento e un’autogestione di circa il 60% del territorio nazionale, la tematica assume una rilevanza crescente sia a livello scientifico sia nel dibattito sociale contemporaneo. L’obiettivo del corso è quindi quello di fornire una visione interdisciplinare che coinvolga la storia, l’antropologia, l’economia e il diritto, permettendo agli studenti di comprendere a fondo le implicazioni sociali e ambientali dei Domini Collettivi. Saranno analizzati casi studio, documenti storici e testimonianze dirette, con un approccio che mira a connettere la teoria con l’esperienza sul campo. A sostenere il corso sono due realtà associative di riferimento nel territorio trentino: Slow Food Trentino Alto Adige, che già da due anni collabora con l’Università di Trento nell’organizzazione di eventi sull’Overshoot Day, sensibilizzando la comunità su crisi climatica e sfruttamento delle risorse naturali. Il presidente Tommaso Martini sottolinea l’importanza di diffondere modelli di produzione e consumo più sostenibili: “L’esperienza dei Domini Collettivi è di assoluta rilevanza e condivide con la nostra associazione un lessico comune fatto di comunità, cura, biodiversità e solidarietà”. Slow Food si impegna attivamente nella tutela dei Presìdi Slow Food, promuovendo pratiche agricole e alimentari sostenibili nelle Terre Alte, zone dove i Domini Collettivi svolgono un ruolo essenziale nel mantenimento della biodiversità e della qualità della vita delle comunità locali; e l'Associazione delle ASUC trentine, impegnata da sempre nella tutela e nella valorizzazione dei Domini Collettivi nella provincia di Trento. Il presidente Robert Brugger evidenzia il ruolo chiave del corso nella costruzione di un ponte tra le amministrazioni locali, l’università e le nuove generazioni: “Il territorio non è solo un patrimonio da proteggere, ma un luogo di relazione e progettazione condivisa”.

Complesso monumentale medievale di Sant’Anna di patrimonio collettivo (ASUC Sopramonte) con chiesa, ex convento e osteria.
Complesso monumentale medievale di Sant’Anna di patrimonio collettivo (ASUC Sopramonte) con chiesa, ex convento e osteria.

Attraverso un approccio interdisciplinare e applicato, il corso permetterà agli studenti di conoscere da vicino i modelli di gestione collettiva alpini e italiani. Le attività didattiche prevedono infatti momenti di studio sul campo, con l’obiettivo di comprendere le dinamiche interne ed esterne di queste realtà. Verranno organizzate escursioni e visite guidate in territori in cui i Domini Collettivi sono ancora attivi, dando agli studenti l’opportunità di ascoltare direttamente i protagonisti di queste realtà: amministratori, ricercatori, agricoltori e cittadini che da generazioni gestiscono in maniera sostenibile le risorse comuni. A guidare il corso sarà Marta Villa, antropologa alpina con una lunga esperienza nello studio dei Domini Collettivi e autrice di numerose pubblicazioni scientifiche. La docente evidenzia il valore formativo del percorso: “I Domini Collettivi e i Territori di Vita sono laboratori viventi. Il loro studio, attraverso l’antropologia applicata e pubblica, permette di restituire conoscenza alle comunità e di promuovere la tutela delle risorse locali”. Non è comunque un caso che il primo corso su questi temi prenda vita proprio all’Università di Trento. L’Ateneo vanta una lunga tradizione di studi sui Demani civici e le Proprietà Collettive, grazie all’attività del Centro Studi sui Demani civici, fondato dal prof. Pietro Nervi e riconosciuto a livello internazionale. Inoltre, la Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento è stata la prima in Italia a istituire, nel 1962, una cattedra di Antropologia Culturale, grazie alla visione di Bruno Kessler. Il corso non solo offrirà agli studenti una formazione accademica avanzata, ma rappresenterà anche un’opportunità concreta per creare reti di collaborazione tra ricerca, territorio e comunità, gettando le basi per nuove progettualità e percorsi di sviluppo locale sostenibile.


Il Caseificio Turnario di Pejo (ASUC di Pejo). 
Il Caseificio Turnario di Pejo (ASUC di Pejo). 

L’avvio di questo nuovo corso rappresenta un’importante opportunità per approfondire tematiche di grande rilevanza ambientale e sociale, fornendo agli studenti strumenti per comprendere e valorizzare i modelli di governance partecipata del territorio. In un’epoca di crisi climatica e crescente attenzione alla sostenibilità, i Domini Collettivi e i Territori di Vita possono offrire un’alternativa concreta e visionaria per il futuro delle nostre comunità.

 
 
 

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@ 2025 Slow Food Trentino Alto Adige Südtirol

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